SBINAMENTO M5: BUFFAGNI LA SMETTA DI DIRE BUGIE

Sul prolungamento della M5 serve chiarezza e serietà.
Leggiamo con stupore le dichiarazioni rilasciate oggi al quotidiano Il Giorno dal Viceministro Buffagni riguardo ad un tema delicato come quello delle infrastrutture nel Nord Milano.

Non è vero che è tutto pronto per lo sbinamento della M5: Metropolitana Milanese sta predisponendo il progetto di fattibilità, i cui esiti ancora non sono noti, pertanto non c’è alcun cantiere in vista, ma al contrario siamo ancora in una fase di profonda incertezza. Come partito abbiamo votato a favore dello studio per questa possibilità, ma non vogliamo prendere in giro i cittadini: al Nord Milano servono certezze.

E ad oggi la certezza è che l’iter burocratico per l’avvio dei lavori della metrotranvia Milano–Seregno è ormai prossimo alla conclusione, con avvio dei lavori sempre più vicino. Un’opera prevista nei piani progettuali a tutti i livelli, necessariamente complementare a qualsiasi altra iniziativa. E lo diciamo con forza: quest’opera è attualmente l’unica risposta certa alla domanda di mobilità per i cittadini che devono spostarsi dalla Brianza, o che devono recarsi all’ospedale e agli istituti scolastici di Desio, o alla stazione RFI di Seregno.

La metrotranvia serve, è vicina, può e deve vedere la luce dopo anni di fatiche: abbiamo bisogno di certezze e di serietà nelle comunicazioni da parte di tutti.

Gruppo Pd Milano Nord-est

Il Taccuino: Il percorso viziato della “metrotranvia”

Si avvia il contenzioso legale

Si avvia il contenzioso legale e si comincia a spendere ed è facile pronosticare, riferendoci alla vicenda della metrotranvia Milano-Seregno, un futuro carico di grane per il Comune di Cusano Milanino.

Con un primo stanziamento di 14.000,00 euro il Comune, con Determinazione n. 29 del 01/06/2020, ha affidato l’incarico ad uno Studio legale per difendersi dal “Giudizio promosso da Città metropolitana di Milano avanti il T.A.R. Lombardia – Sezione Milano – per annullamento previa sospensione della Deliberazione di Consiglio comunale n. 3/2020”.

La Città metropolitana di Milano, alla quale spetta il coordinamento operativo del progetto, procede per vie legali contro il nostro Comune.

Un atto arrogante e tremendamente dannoso

Le diverse Amministrazioni di Cusano Milanino, da ultimo quelle guidate da Sergio Ghisellini e da Lorenzo Gaiani, non hanno mai interrotto i propri rapporti con la Città metropolitana e con gli altri Enti.

Dando continuità agli accordi sottoscritti a suo tempo dallo stesso Comune hanno partecipato attivamente a tutti i tavoli di lavoro con la finalità di migliorare i progetti esecutivi, ottenendo qualche apprezzabile risultato.

Dopo venti anni il Comune, con questo atto, ha invece deciso di sfilarsi dal progetto di realizzazione della metrotranvia Milano-Seregno adducendo motivazioni sostanzialmente formali e comunque superabili.

Queste riguardano la mancata ratifica da parte del Consiglio comunale dell’accordo di programma sottoscritto nel 2010 e la mancata conformità agli strumenti urbanistici. Temi non affrontati per dieci anni, che avrebbero potuto essere positivamente esaminati e risolti anche avviando un rapporto collaborativo con la Città metropolitana.

Nessuna motivazione è riportata che riguardi i contenuti. Qui sta l’arroganza!

Un comportamento inadeguato che i cittadini di Cusano Milanino pagheranno duramente insieme alle diverse comunità interessate dell’asse tranviario.

La finzione inammissibile

Nel teatro, in genere, si assiste all’intreccio e al gioco tra realtà e finzione.

Il dilemma “metrotranvia si o no” è stato superato da almeno 15 anni.

Non ci troviamo sopra un palcoscenico. Le scelte di un qualsiasi Ente coinvolto, anche quelle del Comune di Cusano Milanino, riguardano centinaia di migliaia di cittadini.

Riproporre questo tema o solo tentare di riproporlo, quasi si trattasse di prendere ora la decisione, è sintomo di sprovvedutezza o è una detestabile ipocrisia.

Un’opera utile

Sono passati molti anni e, in ogni caso, anche nel 2020 è incontestabile che la linea Milano-Seregno sia un’opera utile.

Tralasciando Milano, il Comune più popoloso, e Cusano Milanino, il Comune meno popoloso, la metrotranvia Milano-Seregno interessa più di 200 mila cittadini.

Si consideri inoltre che questa linea si collega ad un progetto sovracomunale che prevede l’ammodernamento e l’attivazione di altri assi di accesso alla città collegati da una gronda metropolitana.

Con tutti i dubbi che ciascuno può accampare e con tutti i miglioramenti che si possono auspicare, si osservi infine lo stato del traffico in ogni ora della giornata sulla Via Valassina, non solo a Cusano Milanino, e ci si chieda, andando oltre il proprio naso, se è compatibile con una vita rispettosa dell’ambiente e della salute.

Che cosa potrà accadere?

Non si possono avanzare pronostici.

Gli scenari possibili, però, non sono molti e sono carichi di implicazioni politiche.

  • La scelta del Comune rallenterà i lavori o li metterà di nuovo in discussione?

Qualcuna delle parti, danneggiata dalla mancata esecuzione dell’opera, sarà titolata a chiedere a Cusano Milanino di pagare il conto, potrà trattarsi della Città Metropolitana di Milano o di altri Enti coinvolti oppure delle imprese affidatarie dei lavori, o ancora dei cittadini, i veri interessati,

  • L’opera sarà comunque realizzata senza significativi ritardi?

Saremmo ingenui se pensassimo di passarla liscia. Altri avrebbero pagato e noi ci limiteremmo a beneficiare del servizio!

A pensar male …

A pensar male si fa peccato …

Abbiamo sostenuto convintamente che la fuga isolata del Comune di Cusano Milanino, accampando motivazioni non sostanziali, rappresenta una provocazione che sarà pagata in futuro a caro prezzo.

Che cosa ha spinto gli amministratori locali a compiere una scelta così impudente senza riferirsi a motivazioni sostanziali?

Non possiamo pensare che, da parte dell’Amministrazione comunale, si voglia occultare qualche intento che non è stato esplicitato!

La mancanza di coerenza nella gestione amministrativa o la misera fuga con il “malloppo” per non pagare la nostra quota, sono motivi risibili e politicamente censurabili e saranno portatori di gravosi inconvenienti.

[emmegi]

Metrotramvia e MM, avanti (a piccoli passi)

Come cambierà la viabilità nel nostro Comune nei prossimi anni? Riusciremo a ridurre la circolazione delle auto e l’inquinamento che ne consegue e a facilitare gli spostamenti dei cusanesi verso Milano e l’hinterland?

Molto dipende da due progetti di ampio respiro: quello della metrotranvia Seregno-Milano, ufficialmente partito nel 2013 ma i cui lavori non sono ancora iniziati, e il possibile prolungamento della Metropolitana 5 fino a Cusano Milanino, di cui si sente parlare da qualche mese.
A che punto siamo con entrambi?
Ne parliamo con l’assessore alla viabilità della Città Metropolitana Marco Granelli.

Partiamo dalla metrotranvia: ci sono sviluppi?

Il progetto è governato da Città Metropolitana, che ha dovuto riprendere una situazione di difficoltà degli anni precedenti. A seguito della gara che ha individuato l’impresa, è stato elaborato il progetto esecutivo e tutti i Comuni hanno effettuato le loro osservazioni, di cui si è parlato in numerosi incontri e nella conferenza dei servizi. Ora si sta discutendo con l’impresa  un accordo per far partire i lavori, accordo che Città metropolitana intende concludere in tempi molto brevi nelle prossime settimane.

Quali saranno i tempi di realizzazione, con particolare riguardo al nostro Comune?
I tempi e le modalità dei cantieri saranno discusse subito dopo l’accordo che costituirà il vero punto fermo.

A giugno era previsto un incontro tra i rappresentanti di Milano e degli altri Comuni coinvolti al Ministero dei Trasporti sul tema della fattibilità di un secondo ramo della M5 che passerebbe dal nostro Comune. Qual è la situazione oggi?
Ad oggi Regione, Comune di Milano, di Monza, di Cinisello Balsamo, di Sesto S. Giovanni hanno concluso l’iter che ha permesso di raggiungere l’accordo con il Ministero per il prolungamento della M5 a Monza. Per questa opera ci sono ad oggi tutte le risorse e si sta concludendo il progetto definitivo. Alcuni Comuni hanno chiesto di studiare un’ipotesi di sbinamento di questo prolungamento con un ramo di metropolitana che da viale Fulvio Testi subito a nord di
Bignami potesse svoltare a sinistra, passare tra l’aeroporto di Bresso e Bresso verso nord fino a Cusano Milanino. Per questa ipotesi si è realizzato solo un primo studio preliminare di scenario, che dice che dal punto di vista tecnico ci sono le possibilità. Ora se i Comuni intendono proseguire si tratta di trovare le risorse necessarie per effettuare uno studio di
costi/benefici e poi il progetto di fattibilità tecnico-economica. Ma la prima cosa da fare è poter trovare le risorse per inserire nel progetto della M5 verso Monza la predisposizione per rendere in futuro possibile questo sbinamento.

Questa la situazione ad oggi. “La fabbrica delle idee” continuerà a seguire l’avanzamento dei due progetti per rendervi conto di ogni novità che a quanto pare si preannunciano clamorosi e consistenti. E’ di fine ottobre la notizia che Regione Lombardia e Stato finanzieranno il possibile prolungamento della M5. Ma verso Monza. Cusano Milanino, al momento, resta intoccata dai nuovi percorsi.

Il “libro dei sogni” della giunta Lesma.

Lo slogan “Si cambia” al momento resta tale. Manca una visione sui luoghi pubblici di Cusano Milanino, i trasporti rimangono argomento senza stimolo in attesa della ventura M5 (ma quando?), nessuna presa di posizione in Consiglio sulla Metrotranvia e la galassia oscura di Trenord non viene sollecitata nelle sue mancanze e disservizi. Forme di partecipazione dei cittadini azzerate.
Donne, giovani  e commercio sono temi con buoni spunti ma restano astratti. Si sperimenta un’inedita forma di opposizione.

Lunedì 28 Ottobre si è tenuto il Consiglio Comunale riguardo la discussione e approvazione del DUP, Documento Unico di Programmazione.

Il DUP contiene gli indirizzi, gli obiettivi e le linee strategiche che derivano direttamente dal documento contenente le linee programmatiche, ovvero il programma depositato agli atti che con il quale il candidato Sindaco si presenta e per il quale chiede di essere votato.

Il Documento che ci è stato presentato non contiene, a nostro avviso, nessuna visione o prospettiva futura di sviluppo della città: per quanto riguarda gli obiettivi di ordinaria amministrazione è in perfetta continuità, grazie al contributo degli uffici, con l’ultimo DUP della Giunta Gaiani, seppur con alcune lacune volute ed evidenti, quali la decisione di non riproporre l’esperienza del bilancio partecipativo, mentre per quanto riguarda la progettualità è stato rimosso qualunque indirizzo progettuale, per essere sostituito da vaghi accenni a eventuali studi di fattibilità su progetti al momento ignoti.

Abbiamo, a proposito della progettualità, chiesto delucidazioni in consiglio comunale a tutto tondo per quanto riguarda le ipotesi future a riguardo degli edifici pubblici, per i quali è contemplata quasi unicamente la manutenzione ordinaria, dei giovani, della cultura, della scuola, della mobilità, del commercio.

La Sindaca si è limitata frettolosamente a rispondere che arriverà presto la nota di aggiornamento nei quali avremo le risposte, che il Documento presentato è concreto e non è un “libro dei sogni” che non potrà mai vedere la luce. È vero che nessuno vuole vedere obiettivi irrealizzabili, ma è necessario talvolta, per vedere un’idea realizzata, lanciare il cuore oltre l’ostacolo e provare a immaginare per domani ciò che oggi pare irrealizzabile.

La “Città delle Persone”, il cui ascolto è fondamentale, contrapposta alla “Città delle Cose” è un falso mito: le cose, ovvero i luoghi, influenzano le persone e le persone plasmano i luoghi in base agli usi che ne vengono fatti, la comunità cresce e si sviluppa nei luoghi, non nell’etere, e i luoghi necessitano di una visione, una idea di come vogliono essere trasformati, perché da essi deriva parallelamente anche l’idea delle persone che li vivranno.

Non compaiono progetti per Palazzo Omodei, Palazzo Cusano, la Torre dell’Acquedotto e tanti altri edifici pubblici, e analogo discorso, dal punto di vista opposto, non compaiono proposte innovative (dov’è il cambiamento promesso?) a proposito di giovani, donne, scuola. Assolutamente inadeguate le risposte date sul tema del commercio, dove come ammesso dall’assessore Risimini non è ancora stato fatto un solo approfondimento sullo stato dell’arte delle cose.

Nessuna risposta sul tema degli sgravi fiscali alle attività che vogliano stabilirsi sul nostro territorio, nessuna risposta sul come valorizzare le attività storiche, nessuna risposta in merito al rapporto con le associazioni di categoria del commercio!

Viene poi dato per immediato e scontato il prolungamento della M5 fino a Cusano, mentre invece si ignora totalmente la questione metrotranvia! A nostro avviso si può essere legittimamente d’accordo o meno, la Milano-Seregno non è un dogma e non vogliamo in alcun modo mettere in atto una battaglia ideologica in sua difesa, ma nel DUP manca addirittura il coraggio di affermare una posizione favorevole o contraria (posizione che invece è stata espressa negli incontri in Regione Lombardia insieme al Sindaco di Bresso e poi venuta allo scoperto con le dichiarazioni dei capigruppo di maggioranza in risposta al nostro emendamento)! Da parte di chi si erge a difensore unico del commercio sul territorio comunale, è quanto meno assurdo lasciare in sospeso l’argomento, anche solo per dire, in caso di contrarietà all’opera, che occorre intervenire per ripristinare un minimo livello di decenza sulla via interessata (via Sormani), che versa da ormai diversi anni in condizioni pietose con parcheggio selvaggio, negozi penalizzati e saracinesche abbassate. Manca poi in modo clamoroso un riferimento a Trenord, ad oggi il mezzo di trasporto principale usato dai cusanesi per muoversi verso Milano.

Non si tocca l’argomento, non si denuncia la totale inadeguatezza del servizio con i continui ritardi e le condizioni in cui i passeggeri sono costretti a viaggiare ma soprattutto non si accenna a nessuna azione, anche solo istituzionale, verso Regione Lombardia riguardo questo tema.  In conclusione, nelle risposte degli Assessori, che ringraziamo per la disponibilità, non abbiamo ritrovato alcun carattere di innovazione o progettualità, non abbiamo nemmeno intravisto la “Città che cambia” tanto sbandierata.

All’approvazione di questo documento abbiamo comunque deciso di astenerci, proprio perché mancavano obiettivamente gli elementi per valutare la bontà o meno della programmazione prevista, che consiste in una serie di buoni propositi a cui esprimere contrarietà sarebbe stato francamente ridicolo. Attenderemo la nota di aggiornamento al DUP per valutare se almeno alcune delle domande che abbiamo rivolto troveranno risposta per esprimerci in merito, questa è la modalità con cui intendiamo portare avanti l’opposizione e prendiamo atto, dalle parole del capogruppo della Lega, che questa è una modalità nuova, che evidentemente, quando l’attuale maggioranza era seduta ai banchi dell’opposizione, non era stata valutata: a noi pare per il momento che questo modo di condurre opposizione sia l’unico “cambiamento”.

A Cura dei tre gruppi di Opposizione: Cusano Milanino Ambientalista e Solidale, PD, Fare di Più