«È la stampa, bellezza! La stampa! E tu non ci puoi far niente! Niente!»

In uscita il 5° numero del notiziario della Fabbrica delle Idee: Pgt, Liliana Segre, la memoria e la negazione dell’orrore che l’uomo ha fatto all’Uomo, l’acqua bene comune, il nostro Seveso, la metrotramvia…

Il titolo è fuorviante. E’ la frase pronunciata da un impareggiabile Humphrey Bogart in chiusura di un noir d’epoca che, fino a qualche anno fa, prima che se ne perdesse la memoria, era leggenda.
Che cosa complicata e incredibile la memoria… senza  non si riesce a vivere e chiede un tributo a chi la nega…

Si tratta quindi solo di un artificio, di un  pretesto per accarezzare la nostalgia di vecchi film in bianco e nero e per attirare la vostra attenzione sul nuovo numero di dicembre del Periodico della Fabbrica delle Idee. (Cliccate sul link per scaricarlo).

Scrivete vostri commenti o i vostri suggerimenti o i vostri articoli a questa mail: fabbricaideecusanomilanino@gmail.com

Qui di seguito uno scorcio della prima pagina con la nuova linea grafica – grazie a  Jacopo ‘Jago’ Carbonieri – e il sommario.

Da facebook con furore…

Interpretazioni di cdx sull’uso dei social, Bilancio di Previsione, tasse e molto altro ancora…

Giovedì 28 Novembre il Consiglio Comunale si è aperto con una comunicazione da parte della Sindaca: in primo luogo si scopre che i social network non sono luoghi di dibattito politico, o meglio, sono luoghi in cui l’Amministrazione Comunale può, legittimamente potremmo dire, lodarsi e incensarsi ma non è diritto dell’opposizione rispondere, poiché il luogo deputato è il Consiglio stesso, un’interpretazione molto particolare! In secondo luogo, accedere agli atti amministrativi, anche per la più semplice richiesta di chiarimenti, deve avvenire attraverso gli strumenti istituzionali, si tratta solo di zelo di formalità o c’è il timore di ricevere richieste di informazioni poco gradite? Lo scopriremo con il tempo.

I punti di maggior interesse all’ordine del giorno sono stati l’approvazione del Bilancio di Previsione 2019/2020, con aggiustamenti minimi relativi all’ultimo periodo dell’anno corrente e perciò approvato all’unanimità, e l’approvazione delle aliquote fiscali per l’anno 2020, rimaste invariate rispetto al 2019.

L’ultimo punto all’ordine del giorno era una mozione che voleva esprimere sostegno e solidarietà ai pendolari Trenord per i continui ritardi, soppressioni e disservizi. La mozione chiedeva inoltre a Regione Lombardia di studiare forme di mitigazione e rivedere le tempistiche riguardo la cancellazione della modalità di biglietto “solo treno”. Il regolamento prevede che fino a 5 anni si possa utilizzare questa tipologia di biglietto insieme al nuovo biglietto unico integrato (entrato in vigore il 15/7/2019). Non si capisce come mai sia stato invece eliminato in fretta e furia da parte di Trenord, non sarà forse per una ripicca politica verso Comune di Milano e Agenzia per il TPL per aver introdotto il biglietto unico? Oltre a questo la mozione chiedeva un generale ripensamento sul progetto Trenord, un disastro assoluto il cui contratto di servizio scade nel 2020 e che a nostro avviso non andrebbe rinnovato.

A seguito della discussione in aula riguardo la mozione e gli emendamenti presentati dalla Lega, si è accettata la proposta fatta da parte della maggioranza di ritirare entrambi e provare a scrivere una mozione condivisa. Abbiamo accettato la proposta al fine di provare a mantenere uno spirito collaborativo in Consiglio Comunale.

Ci sono però due punti su cui non sarà possibile indietreggiare: ricostruzione corretta dei fatti riguardo l’iter di approvazione del biglietto unico integrato e responsabilità politica di Regione Lombardia sul trasporto ferroviario. Se mancheranno questi elementi non vi sarà possibilità di arrivare a un testo condiviso da parte nostra.

Il trasporto ferroviario è un tema troppo importante per i pendolari cusanesi, va raccontata la verità e serve determinazione per trovare soluzioni volte al miglioramento del servizio. Questo sarà sempre il nostro principale obbiettivo.

Partito Democratico
Lista Civica Fare di Più
Cusano Milanino Ambientalista e Solidale

Metrotranvia Milano – Seregno, serve chiarezza!

C’è una questione di cui si parla da anni a Cusano Milanino. E’ la metrotranvia Milano-Seregno! E’ un progetto in capo a Città Metropolitana che si trascina da tempo, ha subito numerosi stop durante gli anni e oggi finalmente sembra che le varie fasi per la realizzazione dell’opera proseguano. L’iter è avviato e, salvo intoppi, i cantieri partiranno nei prossimi mesi (ad oggi non si hanno ancora date certe). Aldilà delle tempistiche, la Milano-Seregno è un’opera molto discussa. Sono in tanti a pensare serva a poco e sia ormai un mezzo obsoleto. Noi come centrosinistra in Consiglio Comunale vogliamo avere un approccio molto realista a riguardo, senza fare nessuna battaglia ideologica in sua difesa ma affrontando il tema con la giusta dose di pragmatismo e razionalità.

Da quanto visto fino ad ora, ci lascia molto perplessi l’atteggiamento della giunta Lesma sul tema. Il Dup presentato in Consiglio Comunale lo scorso ottobre mostra caratteri di grande ambiguità su questo punto. Per dovere di cronaca, ricordiamo che il nostro comune è l’unico tra i comuni della tratta a non aver ratificato il progetto con un atto di Giunta. La precedente amministrazione mise a bilancio 2 milioni di euro per l’opera che non sono stati tolti con l’ultimo Dup presentato dall’amministrazione Lesma. Ad oggi non ci sono elementi che possano permettere all’amministrazione in carica di non pagare la sua parte. Nella estrema (e sconsigliabile) ipotesi che si arrivi a una rottura totale si potrebbe rischiare di non vedere realizzate fermate della metrotranvia sul territorio cusanese.

Aldilà di questi aspetti meramente tecnici, politicamente la questione è stata trattata, fino ad ora, in modo generico. In Consiglio Comunale non è stata data nessuna informazione specifica (anche relativamente a cosa fare per viale Sormani che sarà pesantemente toccato dall’opera), anzi si è continuato a “vendere sogni” parlando di sbinamento della M5 da Bignami fino a Cusano Milanino! L’ipotesi dello sbinamento della M5 è qualcosa di ancora in altissimo mare, non esiste allo stato attuale nessuno studio di fattibilità e nessuna analisi costi-benifici. Perché bisogna portare avanti l’idea che le due opere siano alternative, o peggio ancora che “sacrificando” la metrotranvia si possa avere la M5? Da un primo pre studio di fattibilità infatti la metrotranvia Milano-Seregno è stata ritenuta funzionale allo sbinamento della M5. Quindi la realtà è ben diversa!

E’ fuorviante paragonare metrotranvia e metropolitana per molti aspetti. Tutti siamo consapevoli che la metropolitana sarebbe la soluzione migliore ma occorre sempre fare un bagno di realtà, senza illudere i cittadini dando informazioni parziali o poco veritiere.

In Consiglio Comunale come forze di opposizione abbiamo ribadito, proponendo un emendamento di modifica all’articolo del DUP sulla mobilità metropolitana, che le due opere (qualora fossero realizzate) dovranno essere per forza di cose complementari in un’ottica di sistema integrato del trasporto pubblico locale! Sarebbe del tutto impensabile andare contro a un’impostazione di questo tipo.

Continueremo a vigilare e seguire attentamente la questione. Non è tempo di ambiguità e prese in giro. Sulla metrotranvia Milano-Seregno serve chiarezza! Per i cittadini cusanesi e per i commercianti coinvolti dai cantieri!

 

Carlo Vitti

Consigliere Comunale Partito Democratico Cusano Milanino

 

Metrotramvia e MM, avanti (a piccoli passi)

Come cambierà la viabilità nel nostro Comune nei prossimi anni? Riusciremo a ridurre la circolazione delle auto e l’inquinamento che ne consegue e a facilitare gli spostamenti dei cusanesi verso Milano e l’hinterland?

Molto dipende da due progetti di ampio respiro: quello della metrotranvia Seregno-Milano, ufficialmente partito nel 2013 ma i cui lavori non sono ancora iniziati, e il possibile prolungamento della Metropolitana 5 fino a Cusano Milanino, di cui si sente parlare da qualche mese.
A che punto siamo con entrambi?
Ne parliamo con l’assessore alla viabilità della Città Metropolitana Marco Granelli.

Partiamo dalla metrotranvia: ci sono sviluppi?

Il progetto è governato da Città Metropolitana, che ha dovuto riprendere una situazione di difficoltà degli anni precedenti. A seguito della gara che ha individuato l’impresa, è stato elaborato il progetto esecutivo e tutti i Comuni hanno effettuato le loro osservazioni, di cui si è parlato in numerosi incontri e nella conferenza dei servizi. Ora si sta discutendo con l’impresa  un accordo per far partire i lavori, accordo che Città metropolitana intende concludere in tempi molto brevi nelle prossime settimane.

Quali saranno i tempi di realizzazione, con particolare riguardo al nostro Comune?
I tempi e le modalità dei cantieri saranno discusse subito dopo l’accordo che costituirà il vero punto fermo.

A giugno era previsto un incontro tra i rappresentanti di Milano e degli altri Comuni coinvolti al Ministero dei Trasporti sul tema della fattibilità di un secondo ramo della M5 che passerebbe dal nostro Comune. Qual è la situazione oggi?
Ad oggi Regione, Comune di Milano, di Monza, di Cinisello Balsamo, di Sesto S. Giovanni hanno concluso l’iter che ha permesso di raggiungere l’accordo con il Ministero per il prolungamento della M5 a Monza. Per questa opera ci sono ad oggi tutte le risorse e si sta concludendo il progetto definitivo. Alcuni Comuni hanno chiesto di studiare un’ipotesi di sbinamento di questo prolungamento con un ramo di metropolitana che da viale Fulvio Testi subito a nord di
Bignami potesse svoltare a sinistra, passare tra l’aeroporto di Bresso e Bresso verso nord fino a Cusano Milanino. Per questa ipotesi si è realizzato solo un primo studio preliminare di scenario, che dice che dal punto di vista tecnico ci sono le possibilità. Ora se i Comuni intendono proseguire si tratta di trovare le risorse necessarie per effettuare uno studio di
costi/benefici e poi il progetto di fattibilità tecnico-economica. Ma la prima cosa da fare è poter trovare le risorse per inserire nel progetto della M5 verso Monza la predisposizione per rendere in futuro possibile questo sbinamento.

Questa la situazione ad oggi. “La fabbrica delle idee” continuerà a seguire l’avanzamento dei due progetti per rendervi conto di ogni novità che a quanto pare si preannunciano clamorosi e consistenti. E’ di fine ottobre la notizia che Regione Lombardia e Stato finanzieranno il possibile prolungamento della M5. Ma verso Monza. Cusano Milanino, al momento, resta intoccata dai nuovi percorsi.

Il “libro dei sogni” della giunta Lesma.

Lo slogan “Si cambia” al momento resta tale. Manca una visione sui luoghi pubblici di Cusano Milanino, i trasporti rimangono argomento senza stimolo in attesa della ventura M5 (ma quando?), nessuna presa di posizione in Consiglio sulla Metrotranvia e la galassia oscura di Trenord non viene sollecitata nelle sue mancanze e disservizi. Forme di partecipazione dei cittadini azzerate.
Donne, giovani  e commercio sono temi con buoni spunti ma restano astratti. Si sperimenta un’inedita forma di opposizione.

Lunedì 28 Ottobre si è tenuto il Consiglio Comunale riguardo la discussione e approvazione del DUP, Documento Unico di Programmazione.

Il DUP contiene gli indirizzi, gli obiettivi e le linee strategiche che derivano direttamente dal documento contenente le linee programmatiche, ovvero il programma depositato agli atti che con il quale il candidato Sindaco si presenta e per il quale chiede di essere votato.

Il Documento che ci è stato presentato non contiene, a nostro avviso, nessuna visione o prospettiva futura di sviluppo della città: per quanto riguarda gli obiettivi di ordinaria amministrazione è in perfetta continuità, grazie al contributo degli uffici, con l’ultimo DUP della Giunta Gaiani, seppur con alcune lacune volute ed evidenti, quali la decisione di non riproporre l’esperienza del bilancio partecipativo, mentre per quanto riguarda la progettualità è stato rimosso qualunque indirizzo progettuale, per essere sostituito da vaghi accenni a eventuali studi di fattibilità su progetti al momento ignoti.

Abbiamo, a proposito della progettualità, chiesto delucidazioni in consiglio comunale a tutto tondo per quanto riguarda le ipotesi future a riguardo degli edifici pubblici, per i quali è contemplata quasi unicamente la manutenzione ordinaria, dei giovani, della cultura, della scuola, della mobilità, del commercio.

La Sindaca si è limitata frettolosamente a rispondere che arriverà presto la nota di aggiornamento nei quali avremo le risposte, che il Documento presentato è concreto e non è un “libro dei sogni” che non potrà mai vedere la luce. È vero che nessuno vuole vedere obiettivi irrealizzabili, ma è necessario talvolta, per vedere un’idea realizzata, lanciare il cuore oltre l’ostacolo e provare a immaginare per domani ciò che oggi pare irrealizzabile.

La “Città delle Persone”, il cui ascolto è fondamentale, contrapposta alla “Città delle Cose” è un falso mito: le cose, ovvero i luoghi, influenzano le persone e le persone plasmano i luoghi in base agli usi che ne vengono fatti, la comunità cresce e si sviluppa nei luoghi, non nell’etere, e i luoghi necessitano di una visione, una idea di come vogliono essere trasformati, perché da essi deriva parallelamente anche l’idea delle persone che li vivranno.

Non compaiono progetti per Palazzo Omodei, Palazzo Cusano, la Torre dell’Acquedotto e tanti altri edifici pubblici, e analogo discorso, dal punto di vista opposto, non compaiono proposte innovative (dov’è il cambiamento promesso?) a proposito di giovani, donne, scuola. Assolutamente inadeguate le risposte date sul tema del commercio, dove come ammesso dall’assessore Risimini non è ancora stato fatto un solo approfondimento sullo stato dell’arte delle cose.

Nessuna risposta sul tema degli sgravi fiscali alle attività che vogliano stabilirsi sul nostro territorio, nessuna risposta sul come valorizzare le attività storiche, nessuna risposta in merito al rapporto con le associazioni di categoria del commercio!

Viene poi dato per immediato e scontato il prolungamento della M5 fino a Cusano, mentre invece si ignora totalmente la questione metrotranvia! A nostro avviso si può essere legittimamente d’accordo o meno, la Milano-Seregno non è un dogma e non vogliamo in alcun modo mettere in atto una battaglia ideologica in sua difesa, ma nel DUP manca addirittura il coraggio di affermare una posizione favorevole o contraria (posizione che invece è stata espressa negli incontri in Regione Lombardia insieme al Sindaco di Bresso e poi venuta allo scoperto con le dichiarazioni dei capigruppo di maggioranza in risposta al nostro emendamento)! Da parte di chi si erge a difensore unico del commercio sul territorio comunale, è quanto meno assurdo lasciare in sospeso l’argomento, anche solo per dire, in caso di contrarietà all’opera, che occorre intervenire per ripristinare un minimo livello di decenza sulla via interessata (via Sormani), che versa da ormai diversi anni in condizioni pietose con parcheggio selvaggio, negozi penalizzati e saracinesche abbassate. Manca poi in modo clamoroso un riferimento a Trenord, ad oggi il mezzo di trasporto principale usato dai cusanesi per muoversi verso Milano.

Non si tocca l’argomento, non si denuncia la totale inadeguatezza del servizio con i continui ritardi e le condizioni in cui i passeggeri sono costretti a viaggiare ma soprattutto non si accenna a nessuna azione, anche solo istituzionale, verso Regione Lombardia riguardo questo tema.  In conclusione, nelle risposte degli Assessori, che ringraziamo per la disponibilità, non abbiamo ritrovato alcun carattere di innovazione o progettualità, non abbiamo nemmeno intravisto la “Città che cambia” tanto sbandierata.

All’approvazione di questo documento abbiamo comunque deciso di astenerci, proprio perché mancavano obiettivamente gli elementi per valutare la bontà o meno della programmazione prevista, che consiste in una serie di buoni propositi a cui esprimere contrarietà sarebbe stato francamente ridicolo. Attenderemo la nota di aggiornamento al DUP per valutare se almeno alcune delle domande che abbiamo rivolto troveranno risposta per esprimerci in merito, questa è la modalità con cui intendiamo portare avanti l’opposizione e prendiamo atto, dalle parole del capogruppo della Lega, che questa è una modalità nuova, che evidentemente, quando l’attuale maggioranza era seduta ai banchi dell’opposizione, non era stata valutata: a noi pare per il momento che questo modo di condurre opposizione sia l’unico “cambiamento”.

A Cura dei tre gruppi di Opposizione: Cusano Milanino Ambientalista e Solidale, PD, Fare di Più