L’idea di ambiente: dai vadical-chic di Povtofino a Greta.

Ovvero come rivoluzionare in positivo il bilancio del Comune

La questione ambientale, nonostante la sua gravità, appare tuttora a molti un vezzo radical-chic, un orpello estetico. Al contrario affrontare seriamente il cambiamento climatico ha dei risvolti drammatici non solo sull’ambiente e sul futuro delle venture generazioni ma anche sul bilancio comunale e quindi sulle tasche dei cittadini.

Prendiamo ad esempio la questione dell’inquinamento luminoso. A pelle la questione pare fiacca e senza sugo. In realtà l’inquinamento luminoso, vale a dire l’eccesso di luce artificiale disperso impropriamente nelle ore notturne, ha dei pesanti effetti negativi sulla nostra salute, interviene sulla produzione di serotonina, modifica il ritmo circadiano con ricadute di una certa gravità. Parliamo di depressione, tumori, diabete, obesità, deficit del sistema immunitario. Il quadro si affosca ulteriormente se a questi danni aggiungiamo il fatto che l’illuminazione notturna indiscriminata rappresenta uno spreco enorme di energia e risorse economiche.

Molti paesi hanno iniziato a contrastare con grande decisione l’inquinamento luminoso adottando dei corpi illuminanti che rilasciano luce senza disperderla e che la rilasciano solo quando serve. In Norvegia i pali della luce sono dotati di sensore e illuminano la strada se attivati da un corpo in movimento, se nessuno è presente in strada restano spenti. I Norvegesi hanno apprezzato la soluzione e sono stati in grado di percepire, come del resto anche i cittadini di Cusano Milanino potrebbero, la differenza tra un disservizio (interi quartieri che restano al buio) e una soluzione intelligente che eroga la luce solo se qualcuno è presente per le strade.

A fronte di una spesa attuale di 300.000 € la soluzione dei pali con sensore abbatte la spesa del 90%: fate voi i conti. Parimenti le soluzioni salva energia che efficientano gli edifici comunali rappresentano risparmi di energia e di conseguenti costi dell’70%/80% e le società che finanziano tali interventi – le ESCO, Energy Service Company – propongono una formula interessante e senza costi per il comune. Senza entrare troppo nel dettaglio queste formule in cinque/otto anni estinguono il debito contratto per i necessari investimenti iniziali incamerando parte del risparmio generato con gli interventi di efficientamento.
Per approfondimenti: come funziona una ESCO.

Infine, e sempre a proposito di energia, l’installazione dei pannelli solari su tutti gli edifici comunali ha rappresentato per alcuni comuni italiani l’azzeramento delle spese energetiche e ha trasformato in fonte di reddito il tetto degli edifici. Quei comuni hanno compiuto una secca trasformazione, vendendo la corrente elettrica prodotta in eccesso rispetto alle proprie esigenze hanno affiancato alla tassazione (l’unico canale di finanziamento rimasto ai comuni) un altro strumento economico di grande efficacia dando fiato e gambe a progetti di solidarietà e equità.

Ma se queste argomentazioni non vi hanno convito allora scrivete sul vostro motore di ricerca internet preferito “Ocasio Cortes sul clima”. Nelle parole della giovane deputata democratica statunitense a tratti appare, gigantesco, lo spirito di un’Immortale della storia. Franklin Delano Roosvelt ascoltandola sorriderebbe e sottoscriverebbe, una a una, tutte le parole di Alexandria circa un nuovo necessario e sempre più urgente GREEN NEW DEAL.