Da facebook con furore…

Interpretazioni di cdx sull’uso dei social, Bilancio di Previsione, tasse e molto altro ancora…

Giovedì 28 Novembre il Consiglio Comunale si è aperto con una comunicazione da parte della Sindaca: in primo luogo si scopre che i social network non sono luoghi di dibattito politico, o meglio, sono luoghi in cui l’Amministrazione Comunale può, legittimamente potremmo dire, lodarsi e incensarsi ma non è diritto dell’opposizione rispondere, poiché il luogo deputato è il Consiglio stesso, un’interpretazione molto particolare! In secondo luogo, accedere agli atti amministrativi, anche per la più semplice richiesta di chiarimenti, deve avvenire attraverso gli strumenti istituzionali, si tratta solo di zelo di formalità o c’è il timore di ricevere richieste di informazioni poco gradite? Lo scopriremo con il tempo.

I punti di maggior interesse all’ordine del giorno sono stati l’approvazione del Bilancio di Previsione 2019/2020, con aggiustamenti minimi relativi all’ultimo periodo dell’anno corrente e perciò approvato all’unanimità, e l’approvazione delle aliquote fiscali per l’anno 2020, rimaste invariate rispetto al 2019.

L’ultimo punto all’ordine del giorno era una mozione che voleva esprimere sostegno e solidarietà ai pendolari Trenord per i continui ritardi, soppressioni e disservizi. La mozione chiedeva inoltre a Regione Lombardia di studiare forme di mitigazione e rivedere le tempistiche riguardo la cancellazione della modalità di biglietto “solo treno”. Il regolamento prevede che fino a 5 anni si possa utilizzare questa tipologia di biglietto insieme al nuovo biglietto unico integrato (entrato in vigore il 15/7/2019). Non si capisce come mai sia stato invece eliminato in fretta e furia da parte di Trenord, non sarà forse per una ripicca politica verso Comune di Milano e Agenzia per il TPL per aver introdotto il biglietto unico? Oltre a questo la mozione chiedeva un generale ripensamento sul progetto Trenord, un disastro assoluto il cui contratto di servizio scade nel 2020 e che a nostro avviso non andrebbe rinnovato.

A seguito della discussione in aula riguardo la mozione e gli emendamenti presentati dalla Lega, si è accettata la proposta fatta da parte della maggioranza di ritirare entrambi e provare a scrivere una mozione condivisa. Abbiamo accettato la proposta al fine di provare a mantenere uno spirito collaborativo in Consiglio Comunale.

Ci sono però due punti su cui non sarà possibile indietreggiare: ricostruzione corretta dei fatti riguardo l’iter di approvazione del biglietto unico integrato e responsabilità politica di Regione Lombardia sul trasporto ferroviario. Se mancheranno questi elementi non vi sarà possibilità di arrivare a un testo condiviso da parte nostra.

Il trasporto ferroviario è un tema troppo importante per i pendolari cusanesi, va raccontata la verità e serve determinazione per trovare soluzioni volte al miglioramento del servizio. Questo sarà sempre il nostro principale obbiettivo.

Partito Democratico
Lista Civica Fare di Più
Cusano Milanino Ambientalista e Solidale

Metrotranvia Milano – Seregno, serve chiarezza!

C’è una questione di cui si parla da anni a Cusano Milanino. E’ la metrotranvia Milano-Seregno! E’ un progetto in capo a Città Metropolitana che si trascina da tempo, ha subito numerosi stop durante gli anni e oggi finalmente sembra che le varie fasi per la realizzazione dell’opera proseguano. L’iter è avviato e, salvo intoppi, i cantieri partiranno nei prossimi mesi (ad oggi non si hanno ancora date certe). Aldilà delle tempistiche, la Milano-Seregno è un’opera molto discussa. Sono in tanti a pensare serva a poco e sia ormai un mezzo obsoleto. Noi come centrosinistra in Consiglio Comunale vogliamo avere un approccio molto realista a riguardo, senza fare nessuna battaglia ideologica in sua difesa ma affrontando il tema con la giusta dose di pragmatismo e razionalità.

Da quanto visto fino ad ora, ci lascia molto perplessi l’atteggiamento della giunta Lesma sul tema. Il Dup presentato in Consiglio Comunale lo scorso ottobre mostra caratteri di grande ambiguità su questo punto. Per dovere di cronaca, ricordiamo che il nostro comune è l’unico tra i comuni della tratta a non aver ratificato il progetto con un atto di Giunta. La precedente amministrazione mise a bilancio 2 milioni di euro per l’opera che non sono stati tolti con l’ultimo Dup presentato dall’amministrazione Lesma. Ad oggi non ci sono elementi che possano permettere all’amministrazione in carica di non pagare la sua parte. Nella estrema (e sconsigliabile) ipotesi che si arrivi a una rottura totale si potrebbe rischiare di non vedere realizzate fermate della metrotranvia sul territorio cusanese.

Aldilà di questi aspetti meramente tecnici, politicamente la questione è stata trattata, fino ad ora, in modo generico. In Consiglio Comunale non è stata data nessuna informazione specifica (anche relativamente a cosa fare per viale Sormani che sarà pesantemente toccato dall’opera), anzi si è continuato a “vendere sogni” parlando di sbinamento della M5 da Bignami fino a Cusano Milanino! L’ipotesi dello sbinamento della M5 è qualcosa di ancora in altissimo mare, non esiste allo stato attuale nessuno studio di fattibilità e nessuna analisi costi-benifici. Perché bisogna portare avanti l’idea che le due opere siano alternative, o peggio ancora che “sacrificando” la metrotranvia si possa avere la M5? Da un primo pre studio di fattibilità infatti la metrotranvia Milano-Seregno è stata ritenuta funzionale allo sbinamento della M5. Quindi la realtà è ben diversa!

E’ fuorviante paragonare metrotranvia e metropolitana per molti aspetti. Tutti siamo consapevoli che la metropolitana sarebbe la soluzione migliore ma occorre sempre fare un bagno di realtà, senza illudere i cittadini dando informazioni parziali o poco veritiere.

In Consiglio Comunale come forze di opposizione abbiamo ribadito, proponendo un emendamento di modifica all’articolo del DUP sulla mobilità metropolitana, che le due opere (qualora fossero realizzate) dovranno essere per forza di cose complementari in un’ottica di sistema integrato del trasporto pubblico locale! Sarebbe del tutto impensabile andare contro a un’impostazione di questo tipo.

Continueremo a vigilare e seguire attentamente la questione. Non è tempo di ambiguità e prese in giro. Sulla metrotranvia Milano-Seregno serve chiarezza! Per i cittadini cusanesi e per i commercianti coinvolti dai cantieri!

 

Carlo Vitti

Consigliere Comunale Partito Democratico Cusano Milanino

 

Questa è la storia di uno di noi anche lui nato per caso… dal PGT alla città concreta

Nel consiglio Comunale del 24 ottobre 2019 si è approvata, all’unanimità, la variante generale del PGT. L’evento non ha avuto grande rilevanza e, in effetti,  per il cittadino comune il PGT, forse qualcuno non sa neppure il significato di questo acronimo,  non sembra avere una grande importanza nella vita della città.  Più visibili le manutenzioni : la buca nella strada, l’albero non tagliato o i lampioni spenti. In realtà non è così.

Il PGT o Piano di Governo del Territorio rappresenta invece   il progetto della città futura, quella che, in termini  più eleganti, si chiama  la ”Vision”.

In buona sostanza, la realtà di un territorio può essere modificata, in tempi più o meno lunghi, ma per farlo bisogna partire da un progetto. Per fare un esempio concreto: se un’area viene trasformata da agricola in edificabile, non si tratta solo di una campitura che cambia colore sulla carta; è evidente che questo spazio, prima o poi, verrà trasformato in cemento e sarà molto difficile, in futuro, cambiarne la destinazione.

Per troppo tempo l’urbanistica ha considerato gli spazi non ancora edificati come vuoti da riempire; lo sviluppo di una città era inteso, appunto, come completamento del tessuto edificato. Le casse delle amministrazioni si potevano contemporaneamente riempire, grazie  agli oneri di urbanizzazione versati.

Non si parlava ancora di “sostenibilità”. Anche se ricordo, nei lontani anni 70 una magistrale lezione alla facoltà di Architettura,  durante la quale era comparso  dal fondo dell’aula Adriano Celentano che aveva intonato  la sua famosa ballata “ Il ragazzo della via Gluck” …” là dove c’era l’erba ora c’è  una città “. Una lezione molto emozionante che ha lasciato il segno.

Ora si parla di consumo di suolo 0 e a questa regola dovrebbero ispirarsi tutti i progetti di pianificazione.

Ebbene anche il nostro piccolo territorio, di circa 3 km quadrati, ha ben pochi spazi “vuoti “: è tutto intensamente edificato.

Il progetto di trasformazione dovrà allora prevedere la rigenerazione di quanto esiste, nella direzione di una maggior sostenibilità. Vale a dire che ogni intervento dovrà   preoccuparsi di non aumentare la portata di acqua piovana nelle fognature, lasciando adeguati spazi filtranti, non dovrà creare un aggravamento dei problemi di traffico o di sosta, non dovrà comportare un peggioramento del rumore, della qualità dell’aria ed altro ancora. Non da ultimo dovrà  inserirsi in modo armonico nel  contesto esistente, senza compromettere o alterare l’equilibrio del paesaggio urbano.

Concetti complessi che però si traducono in semplici percezioni;   anche il più distratto dei cittadini avverte un certo disagio  quando si trova davanti  a un edificio in costruzione che sta modificando il paesaggio con forte impatto.

Tutti i cittadini di Cusano si sono accorti del grande volume che stava invadendo la via Tagliabue, là dove c’era un piccolo edificio. Bene, la possibilità di realizzarlo era contenuta in  quei numeri che sembravano non avere senso, in quello 0,8 mq/mq , più una serie di bonus e incentivi volumetrici che, uniti alla imposizione di un allineamento sul filo stradale, si sono tradotti in qualcosa di concreto e tangibile. Era tutto scritto nel PGT.

Ebbene, il nuovo PGT dovrebbe limitare  questi effetti.

L’importanza del voto di approvazione alla variante del 24 ottobre sta anche nel fatto che è stato espresso all’unanimità.  Difficilmente accade, la minoranza mantiene sempre il suo distacco e non approva.

Ma questa minoranza è quella che la variante ora approvata   aveva a lungo ragionato e voluto.

D’altra parte anche al momento dell’adozione, avvenuto con la precedente amministrazione, si era raggiunta l’unanimità.

A mio avviso questo è un buon segno e una conseguenza del lungo processo di partecipazione che aveva preceduto la stesura del nuovo strumento urbanistico.

Con qualche difficoltà, era la prima volta che si procedeva in questo modo, si era concesso  molto spazio al lavoro delle interviste, dei laboratori di progettazione e degli itinerari nel territorio, guidati da esperti incaricati,   per arrivare ad un percorso condiviso per la  progettazione del futuro della città. Il tutto è stato fissato in un bel volumetto consultabile anche sul sito del Comune, dal titolo: ”Percorso Partecipativo, per definire i temi e i luoghi strategici del nuovo piano urbanistico comunale”.

E, concedetemelo, sono molto orgogliosa di avere lasciato  questa impronta di “Partecipazione” al mio mandato amministrativo appena concluso, in qualità di assessore alla pianificazione urbana.

Si dovrebbe  continuare in questa direzione, anche perché la costruzione o ricostruzione della città non è un fatto che riguarda solo la pubblica amministrazione, ma richiede l’intervento dei privati : dal semplice cittadino all’operatore immobiliare, dal responsabile dell’industria al commerciante, dalla realtà associativa ai sindacati,  tutti dovrebbero avere  un ruolo nella concretizzazione  del progetto, nel rispetto di  alcune regole.

Si chiamano Norme Tecniche di Attuazione ( NTA)  e contengono quegli astratti numeri che si  tradurranno poi in forme e volumi che modificano il paesaggio.

Senza entrare in tecnicismi , tutto è comunque consultabile sul sito del Comune, ci sono altri aspetti di questa variante che ritengo importanti:

  • responsabilizza l’Amministrazione e il  Consiglio Comunale nell’approvazione delle scelte più importanti di trasformazione del territorio;
  • valorizza il rapporto con il privato, da attuarsi attraverso convenzioni trasparenti che difendano l’interesse pubblico.

La variante approvata contiene anche alcune scelte coraggiose, quali:

  • quella di destinare a servizi un’area edificabile adiacente al Seveso, con una inversione di tendenza:  non più riempire  vuoti, ma crearne nuovi;
  • la scelta di aprire un dialogo con Esselunga che è ora diventata un importante operatore economico della città;
  • l’adozione di un nuovo metodo sperimentale per le aree progetto che sono quelle che in futuro consentiranno le trasformazioni importanti, le  famose aree industriali più o meno dismesse:  poche regole, ma ascolto e valutazione delle proposte;
  • l’idea di unificare il territorio della città giardino.

 

Il nuovo piano prevede anche la costituzione di una Commissione Consiliare Permanente, specializzata nelle questioni urbanistiche, che si avvale anche di esperti sulla qualità urbana, in grado di esaminare le proposte dei privati per le  Aree Progetto.

Il nuovo PGT, infine,  ragiona in termini di pianificazione unitaria, da qui l’idea di definire alcuni ambiti in modo omogeneo, come: la strada mercato della via Sormani, la via Matteotti, La Strecia, il Milanino.

Inizia ora il lungo e lento lavoro della sua applicazione.

Il 24 ottobre ha segnato  l’inizio di questo percorso.

 

Lidia Arduino

Mozione congiunta su Trenord in Consiglio Comunale

Cusano Milanino, 11/11/19
Ill.mo Signor Sindaco del Comune di Cusano Milanino
P.c. Presidente del Consiglio Comunale

MOZIONE CONGIUNTA

Oggetto: Sostegno ai pendolari per i disagi di Trenord

PREMESSO CHE

la legge regionale n.6 del 4 aprile 2012 “Disciplina del settore dei trasporti” e il regolamento regionale n.4
del 10 giugno 2012 “sistema tariffario regionale del trasporta pubblico” indicano i compiti delle Agenzie e
della Regione nella realizzazione dello sviluppo del sistema tariffario regionale;

RICORDATO CHE

l’Agenzia del bacino di Milano ha provveduto a definire la proposta di STIBM (sistema tariffario integrato
del bacino di mobilità) relativa al proprio bacino di competenza;
il 15 luglio 2019 nella città metropolitana di Milano, dopo mesi di confronti con Comuni, Provincia, Regione
e Agenzia, ha preso avvio il nuovo sistema tariffario del trasporto pubblico locale che permette di viaggiare
con un solo biglietto su tutti i mezzi pubblici del territorio (treno, bus, metro, tram);
questo nuovo sistema rappresenta un punto fondamentale per il miglioramento della mobilità pubblica;
l’introduzione di una serie di agevolazioni tariffarie e sconti per giovani e anziani attuate con il nuovo
sistema tariffario rende la mobilità più accessibile, equa e sostenibile;

PRESO ATTO CHE

il nuovo sistema tariffario potrebbe determinare un periodo transitorio di coesistenza di differenti titoli di
viaggio tra sistemi tariffari monomodali (“solo treno”) e integrati;
il regolamento regionale n.412012 “sistema tariffario regionale” prevede all’art. 39, in caso di applicazione
di STIBM, la possibilità – per un periodo di 5 anni – di far coesistere titoli integrati e non integrati (“solo
treno”), prevedendo una gradualità nell’ adeguamento delle tariffe, volta a rendere nel tempo più
convenienti i titoli di viaggio integrati rispetto a quelli non integrati, oltre a consentire migliorie del servizio
offerto da Trenord nell’arco dei 5 anni

CONSIDERATO CHE

Con delibera di Giunta n.2088 del 31 luglio 2019 Regione Lombardia ha deciso:
di non utilizzare la possibilità indicata all’art. 39 del regolamento regionale sopracitato;
che a decorrere dal 1° ottobre 2019 sui servizi ferroviari nell’ambito territoriale di Milano possono essere
utilizzati unicamente titoli di viaggio del STIBM (sistema integrato);

CONSIDERATO INOLTRE CHE

la soppressione dei titoli di viaggio “solo treno”, inclusa la cancellazione degli abbonamenti “Trenocittà
Milano” e “lo viaggio ovunque in Provincia” penalizza fortemente le categorie di viaggiatori che utilizzavano
il solo treno come mezzo di trasporto, poiché tale decisione di Regione Lombardia determina un
consistente aumento dei titoli di viaggio per chi utilizza i soli servizi ferroviari, che dal primo ottobre
aumentano fino al 40% della pregressa tariffa;
le forme di mitigazione, le tempistiche e le modalità sono in continuo aggiornamento pur rimanendo molto
complesse a livello burocratico: ad esempio, la richiesta di rimborso non si può effettuare di persona presso
la biglietteria, ma è da compilare esclusivamente sul sito di Trenord e occorre caricare l’autocertificazione
di residenza, l’indirizzo del luogo abituale di svolgimento della propria attività (lavoro, studio o altro), la
formale richiesta di accesso al contributo con l’impegno a non utilizzare l’abbonamento STIBM su sistemi di
trasporto diversi da quello di Trenord, allegando il proprio IBAN per l’accredito, l’immagine della carta di
identità e della carta regionale dei servizi.
in ogni caso il rimborso vale solo per il primo anno, solo nel caso in cui non ci si avvalga dell’abbonamento
continuativamente ed il rimborso avverrà mesi dopo la richiesta;
i sistemi informatici di acquisto dei biglietti di Trenord e Trenitalia risultano al momento incompatibili con
l’emissione dei titoli STIBM, causando notevoli disagi ai viaggiatori al momento dell’acquisto del titolo di
viaggio.

CONSIDERATO INOLTRE CHE

Il servizio Trenord nell’ultimo periodo ha subito una riduzione del 5% e, su alcune tratte, ha un tasso di
ritardi e cancellazioni che supera l’80% delle corse giornaliere; a fronte di questi disservizi, vengono inoltre
cancellati i bonus ritardi che prevedono uno sconto del 30% sull’abbonamento successivo;
tali scelte oltre a disincentivare il trasporto ferroviario comportano, specie se introdotte senza gradualità e
con misure di compensazione insufficienti, una crescita del ricorso al mezzo privato, con impatto sul traffico
e sull’inquinamento nel territorio, già interessato da flussi di traffico di attraversamento importanti.

Tutto ciò premesso,
IL CONSIGLIO COMUNALE

Esprime sostegno e vicinanza ai tanti pendolari dell’area metropolitana, condividendo le preoccupazioni
degli utenti costretti a subire aumenti dei costi e disservizi;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

a farsi promotori presso Regione Lombardia delle istanze del territorio e dei cittadini chiedendo
formalmente di rimodulare la tempistica indicata nella delibera di Giunta Regionale n.2088 del 31 luglio
2019 per l’eliminazione del titolo di viaggio “solo treno” individuando di concerto con Trenord entro il 31
dicembre 2019 modalità chiare e meno impattanti per l’utenza; mantenendo le forme di compensazione
agli utenti del sistema dovute a disservizi dei vettori.
a trasmettere copia del presente atto al Presidente di Regione Lombardia, alla Giunta Regionale, al
Consiglio Regionale.
a chiedere a Regione Lombardia di sollecitare Trenord affinché si impegni nella risoluzione dei disagi legati
alle modalità d’acquisto dei titoli di viaggio nonché a migliorare la comunicazione a riguardo.
a chiedere a Regione Lombardia di impegnarsi fin da ora a trovare una alternativa necessaria al progetto
Trenord, cominciando con il rapporto e le verifiche con le grandi aziende territoriali, per arrivare a un unico
grande soggetto regionale del trasporto pubblico.

 

Per il Partito Democratico
Annamaria Bergomi
Per la Lista Civica Fare di Più
Lidia Arduino
Per Cusano Milanino Ambientalista e Solidale
Silvia Maria Casati

Il “libro dei sogni” della giunta Lesma.

Lo slogan “Si cambia” al momento resta tale. Manca una visione sui luoghi pubblici di Cusano Milanino, i trasporti rimangono argomento senza stimolo in attesa della ventura M5 (ma quando?), nessuna presa di posizione in Consiglio sulla Metrotranvia e la galassia oscura di Trenord non viene sollecitata nelle sue mancanze e disservizi. Forme di partecipazione dei cittadini azzerate.
Donne, giovani  e commercio sono temi con buoni spunti ma restano astratti. Si sperimenta un’inedita forma di opposizione.

Lunedì 28 Ottobre si è tenuto il Consiglio Comunale riguardo la discussione e approvazione del DUP, Documento Unico di Programmazione.

Il DUP contiene gli indirizzi, gli obiettivi e le linee strategiche che derivano direttamente dal documento contenente le linee programmatiche, ovvero il programma depositato agli atti che con il quale il candidato Sindaco si presenta e per il quale chiede di essere votato.

Il Documento che ci è stato presentato non contiene, a nostro avviso, nessuna visione o prospettiva futura di sviluppo della città: per quanto riguarda gli obiettivi di ordinaria amministrazione è in perfetta continuità, grazie al contributo degli uffici, con l’ultimo DUP della Giunta Gaiani, seppur con alcune lacune volute ed evidenti, quali la decisione di non riproporre l’esperienza del bilancio partecipativo, mentre per quanto riguarda la progettualità è stato rimosso qualunque indirizzo progettuale, per essere sostituito da vaghi accenni a eventuali studi di fattibilità su progetti al momento ignoti.

Abbiamo, a proposito della progettualità, chiesto delucidazioni in consiglio comunale a tutto tondo per quanto riguarda le ipotesi future a riguardo degli edifici pubblici, per i quali è contemplata quasi unicamente la manutenzione ordinaria, dei giovani, della cultura, della scuola, della mobilità, del commercio.

La Sindaca si è limitata frettolosamente a rispondere che arriverà presto la nota di aggiornamento nei quali avremo le risposte, che il Documento presentato è concreto e non è un “libro dei sogni” che non potrà mai vedere la luce. È vero che nessuno vuole vedere obiettivi irrealizzabili, ma è necessario talvolta, per vedere un’idea realizzata, lanciare il cuore oltre l’ostacolo e provare a immaginare per domani ciò che oggi pare irrealizzabile.

La “Città delle Persone”, il cui ascolto è fondamentale, contrapposta alla “Città delle Cose” è un falso mito: le cose, ovvero i luoghi, influenzano le persone e le persone plasmano i luoghi in base agli usi che ne vengono fatti, la comunità cresce e si sviluppa nei luoghi, non nell’etere, e i luoghi necessitano di una visione, una idea di come vogliono essere trasformati, perché da essi deriva parallelamente anche l’idea delle persone che li vivranno.

Non compaiono progetti per Palazzo Omodei, Palazzo Cusano, la Torre dell’Acquedotto e tanti altri edifici pubblici, e analogo discorso, dal punto di vista opposto, non compaiono proposte innovative (dov’è il cambiamento promesso?) a proposito di giovani, donne, scuola. Assolutamente inadeguate le risposte date sul tema del commercio, dove come ammesso dall’assessore Risimini non è ancora stato fatto un solo approfondimento sullo stato dell’arte delle cose.

Nessuna risposta sul tema degli sgravi fiscali alle attività che vogliano stabilirsi sul nostro territorio, nessuna risposta sul come valorizzare le attività storiche, nessuna risposta in merito al rapporto con le associazioni di categoria del commercio!

Viene poi dato per immediato e scontato il prolungamento della M5 fino a Cusano, mentre invece si ignora totalmente la questione metrotranvia! A nostro avviso si può essere legittimamente d’accordo o meno, la Milano-Seregno non è un dogma e non vogliamo in alcun modo mettere in atto una battaglia ideologica in sua difesa, ma nel DUP manca addirittura il coraggio di affermare una posizione favorevole o contraria (posizione che invece è stata espressa negli incontri in Regione Lombardia insieme al Sindaco di Bresso e poi venuta allo scoperto con le dichiarazioni dei capigruppo di maggioranza in risposta al nostro emendamento)! Da parte di chi si erge a difensore unico del commercio sul territorio comunale, è quanto meno assurdo lasciare in sospeso l’argomento, anche solo per dire, in caso di contrarietà all’opera, che occorre intervenire per ripristinare un minimo livello di decenza sulla via interessata (via Sormani), che versa da ormai diversi anni in condizioni pietose con parcheggio selvaggio, negozi penalizzati e saracinesche abbassate. Manca poi in modo clamoroso un riferimento a Trenord, ad oggi il mezzo di trasporto principale usato dai cusanesi per muoversi verso Milano.

Non si tocca l’argomento, non si denuncia la totale inadeguatezza del servizio con i continui ritardi e le condizioni in cui i passeggeri sono costretti a viaggiare ma soprattutto non si accenna a nessuna azione, anche solo istituzionale, verso Regione Lombardia riguardo questo tema.  In conclusione, nelle risposte degli Assessori, che ringraziamo per la disponibilità, non abbiamo ritrovato alcun carattere di innovazione o progettualità, non abbiamo nemmeno intravisto la “Città che cambia” tanto sbandierata.

All’approvazione di questo documento abbiamo comunque deciso di astenerci, proprio perché mancavano obiettivamente gli elementi per valutare la bontà o meno della programmazione prevista, che consiste in una serie di buoni propositi a cui esprimere contrarietà sarebbe stato francamente ridicolo. Attenderemo la nota di aggiornamento al DUP per valutare se almeno alcune delle domande che abbiamo rivolto troveranno risposta per esprimerci in merito, questa è la modalità con cui intendiamo portare avanti l’opposizione e prendiamo atto, dalle parole del capogruppo della Lega, che questa è una modalità nuova, che evidentemente, quando l’attuale maggioranza era seduta ai banchi dell’opposizione, non era stata valutata: a noi pare per il momento che questo modo di condurre opposizione sia l’unico “cambiamento”.

A Cura dei tre gruppi di Opposizione: Cusano Milanino Ambientalista e Solidale, PD, Fare di Più